Poche, ma brave. Le manager ai vertici delle 2.652 imprese italiane (rilevate da Cerved) a guida femminile generano più ricavi e profitti dei colleghi in vetta alla maggioranza delle aziende. Non solo. Se nei consigli di amministrazione siede almeno una donna, il rischio di default o crisi aziendale è minore. Lo afferma una ricerca Cerved basata su uno dei maggiori database del nostro Paese.
E i dati, oltre ogni immaginazione, confermano quanto già appurato a livello internazionale dagli studi Catalyst e McKinsey: le imprese a guida femminile hanno performance gestionali e finanziarie superiori alla media di settore.
Smentito, dunque, chi pensava che queste conclusioni non potessero applicarsi alla realtà italiana. E adesso? Le manager, che nella crisi stanno tenendo meglio il timone e scalano posizioni, ora alzano la testa. Il nascente gruppo Minerva di Federmanager sta elaborando la proposta di rendere obbligatoria la quota di due donne nei board delle quotate e incentivare la presenza femminile ai vertici delle Pmi. Passerà? I dati dimostrano che sarebbe un antidoto contro i default.